Diego Esposito

Dagli Home visit di XFactor e Area Sanremo al suo primo album.

Intervista a Diego Esposito, talentuoso cantautore italiano, che dopo anni di gavetta, talent e partecipazione alle più importanti manifestazioni canore pubblica il suo primo album “…è più comodo se dormi da me”

“Come fosse primavera” è il singolo che possiamo ascoltare in radio in questi giorni, una canzone d’amore autobiografica, che racconta di un ragazzo che per seguire la propria passione lascia tutto e tutti e si trasferisce in un’altra città. Un viaggio mentale fatto di immagini che raccontano di nascita, di incontri, di cambiamenti obbligati e di ricordi. Un brano, ma anche una riflessione ad alta voce nella quale chiunque può rispecchiarsi per trovarci un po’ di sé.

Album: è più comodo se dormi da me

Noi di Music Storm abbiamo intervistato Diego Esposito prima della tappa milanese del suo instore tour promozionale, ci hanno subito affascinato la sua gentilezza e genuinità. Lui è un cantautore vero che canta della propria vita, di sentimenti, esperienze e amori con un linguaggio semplice ed efficace. Traduce in musica le sue esperienze e le sue influenze che vanno da Lucio Dalla a Damien Rice, dal sole della Toscana, a illusioni di indipendenza delle grigie periferie milanesi e di quel tutto e tanto altro che a ognuno di noi passa per la vita.

Un musicista che da anni si esibisce quotidianamente live in piccoli-medi contesti a cui abbiamo voluto porre qualche domanda per capire meglio la sua esperienza di artista emergente.

Come ti sei avvicinato al mondo della musica?

Da bambino, la musica mi ha sempre affascinato ho sempre pensato che da grande avrei fatto il cantante.Ho iniziato a studiare pianoforte, ma in modo svogliato e distratto, contemporaneamente  cantavo e sempre più mi rendevo conto che oltre a cantare mi piaceva scrivere le melodie e invrentare la musica, così ho costruito la mia carriera che è anche la mia più grande passione.

Quali sono state le principali difficoltà della tua carriera? E le gioie?

Nel panorama italiano contemporaneo è difficile emergere, ci vuole talento, passione, ricerca di musiche nuove e tanta costanza. Le gioie le ho nel quotidiano con il riconoscimento di chi mi ha scoperto, degli addetti al lavoro… Skin (celebre voce degli Skunk Anansie) che mi ha detto Tu hai l’Xfactor!  Ovviamente non potrei essere più felice del mio pubblico, di chi mi ascolta.

Com’è la scena musicale italiana oggi?

Ahhhia!Secondo me oggi si è un po’ persa la qualità della musica, della canzone, il mercato ricerca altro rispetto alla canzone, c’è attenzione maggiore all’aspetto teatrale, spettacolare e commerciale.

Si può vivere di musica restando fedeli a sé stessi?

Direi di si, è ancora possibile.

In questo senso, pensi che i talent siano un ostacolo alla piena espressività artistica, oppure una via come un’altra per farsi conoscere dal grande pubblico?

Entrambe le cose, dovendo sottostare a dei tempi e a delle esigenze di format non sempre valorizzano la creatività dell’artista, ma sono pur sempre una bellissima esperienza per un artista emergente.

Credi nella necessità della gavetta?

Sicuramente la gavetta è tutto è la scuola.

Come vedi il tuo futuro?

In giro a suonare ovunque, in crescita.

Cosa consiglieresti a un giovane con il desiderio di intraprendere la strada della musica?

Se è ciò che vuoi dai tutto per la musica perchè non è solo un mestiere, ma una vocazione un modo di vivere. Non dare niente per scontato, bisogna sempre guardare avanti e cercare la crescita.
Grazie a Diego Esposito, in bocca al lupo per il tuo futuro!

Diego Esposito: instore tour

 

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